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Ferrari torna alle gare Endurance con la 499P

24 November 2022

La Ferrari 499P è l'ultima creatura tecnica nata per segnare il ritorno del Cavallino Rampante alle gare di endurance. Il nome è un forte richiamo alla nomenclatura che il grande Enzo Ferrari utilizzava per identificare i Prototipi da corsa, dove il numero indica la cilindrata unitaria del motore, che è un V6 ibrido di 3000 centimetri cubi. Per progettarla sono state coinvolte tutte le migliori risorse tecniche dell’azienda di Maranello, con un'importante collaborazione fra il settore GT impegnato nelle gare Endurance e i colleghi della Gestione Sportiva che si occupano della Formula 1.

La 499P è spinta da un motopropulsore ibrido composto dal motore termico di 3 litri, 6 cilindri a V di 120° (derivato da quello della 296 GT3) e con due turbocompressori posti al centro delle bancate: potenza massima 680 Cv. Inoltre c’è un motore elettrico (Ers) da 200 Kw posto sotto il serbatoio e alle spalle del pilota, che porta la potenza complessiva a quasi mille cavalli. La batteria lavora a una tensione di ben 900 volt. Il cambio è un sequenziale a 7 rapporti, mentre il sistema frenante si avvale della tecnologia “brake by wire", ricavata sempre dai GP. Nonostrante quest'avanguardia tecnica, la vera peculiarità è la presenza di un motore elettrico/differenziale sull’asse anteriore, che recupera l’energia cinetica in frenata e consente di utilizzare la vettura in modalità 4 ruote motrici oltre una certa velocità. 

L’aerodinamica del Prototipo ha una parentela molto stretta con quella delle monoposto F1, dalle quali eredita alcune soluzioni estreme. Le forme sono nate da centinaia di ore di ricerca nella galleria del vento e al simulatore con il calcolo fluidodinamico, ma non è mancata la mano degli stilisti guidati da Flavio Manzoni per dare una veste estetica affascinante alla vettura. L’obiettivo era ottenere la massima deportanza possibile, che si traduce in aderenza in curva e tempi sul giro più veloci: come diceva il Drake, "alla fine una macchina da gara è bella se vince".

La vettura sfrutta i flussi d’aria che passano sotto il fondo fino al diffusore e quelli che dal muso vengono incanalati verso la gigantesca ala posteriore, collegata a una pinna sul cofano e sostenuta da due paratie verticali con fessure simili a quelle usate fino all’anno scorso in F.1. C’è anche la cosiddetta "beam wing", posta più in basso, che integra la luce a led posteriore e lavora sfruttando i gas dei due scarichi. Il regolamento fissa un parametro per l’efficienza aerodinamica, cioè il rapporto fra carico verticale e resistenza all’avanzamento (drag), che non deve superare 4. Tuttavia, grande lavoro è stato fatto sul baricentro e sulla distribuzione dei pesi, per migliorare il comportamento in frenata e curva, aumentando l’aderenza. Forte è l’integrazione fra la monoscocca e tutti gli elementi meccanici, come le sospensioni push rod e la scatola del cambio, alla ricerca della massima rigidezza, per sfruttare le gomme in qualifica e allo stesso tempo gestirne il degrado sulla distanza. Il peso della vettura è di 1030 chilogrammi come imposto dal regolamento.

Il debutto della 499P è previsto nel 2023 alla 1000 Miglia di Sebring (17 marzo). Dopodiché, la Hypercar di Maranello gareggerà nelle prove del Mondiale Endurance a Portimao e Spa, prima della grande sfida alla 24 Ore di Le Mans del Centenario (10-11 giugno). Una avventura carica di fascino, che affonda le radici nella tradizione del Cavallino e guarda al futuro, con un occhio alla sostenibilità delle future motorizzazioni ibride sulle berlinette stradali.